La tracheobronchite infettiva canina o tosse dei canili è una malattia del cane che può avere più agenti eziologici, sia virus che batteri.
I virus coinvolti principalmente sono gli adenovirus canini, il virus della parainfluenza, il reovirus canino, l’herpesvirus canino e il coronavirus respiratorio canino. Il batterio principale è la Bordetella bronchiseptica.
Interessa solo la specie canina, è molto contagiosa e può essere pericolosa provocando forme gravi in soggetti molto giovani e anziani, cardiopatici, affetti da patologie croniche e respiratorie e razze brachicefale.
Altri fattori che possono predisporre alla malattia sono situazioni di stress e impegno fisico, clima freddo o caldo-umido con escursioni termiche.
La trasmissione avviene principalmente per via aerea, attraverso le secrezioni respiratorie del soggetto infetto che starnutisce o tossisce. Si diffonde molto rapidamente e con estrema facilità da soggetto a soggetto, determinando in poco tempo la diffusione della malattia alla maggior parte dei cani di un gruppo, come avviene nei canili o nelle mostre canine o nelle aree cani dei nostri parchi cittadini.
Dal punto di vista clinico si manifesta con una iniziale rinite, congiuntivite, starnuti, poi con bruschi attacchi di tosse esacerbati da sforzo fisico, una tosse violenta che porta il cane ad avere persino conati di vomito.
Nelle forme complicate la tracheobronchite evolve in broncopolmonite batterica e il cane mostra perdita di appetito, febbre e depressione.
La malattia ha un decorso di circa 12-15 giorni nelle forme semplici e in soggetti adulti.
Le forme complicate con broncopolmoniti hanno un decorso molto lungo e complesso e possono essere fatali in soggetti fragili.
La terapia, stabilita in base ai sintomi, prevede l’utilizzo di antinfiammatori, sedativi della tosse e antibiotici. In alcuni casi clinici può comportare trattamenti di lungo periodo.
Per contrastare questa fastidiosa e a volte pericolosa malattia, la profilassi prevede la somministrazione del vaccino da ripetere con cadenza annuale. Nella maggioranza dei cani si utilizza un vaccino intranasale, rapido e assolutamente indolore.
La vaccinazione è fortemente consigliata anche per quei soggetti che hanno già contratto la malattia, a distanza di 4/6 mesi dall’infezione, poiché il periodo di copertura degli anticorpi sviluppati per via naturale risulta molto limitato.
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